Dopo ogni campagna di attacchi contro di lei, la Chiesa sempre ne esce più forte e splendente di prima
Mons. João Scognamiglio Clá Dias, E.P.
La moltitudine di notizie che, nelle ultime settimane, tenta di macchiare la Chiesa Cattolica, prendendo a pretesto abusi su bambini commessi da parte di sacerdoti cattolici, attinge una climax incredibile.
Decisi a non far spegnere il fuoco che hanno acceso, vari organi di comunicazione sociale si sono dedicati a investigare il passato, alla ricerca di nuove prove che coinvolgessero il Vicario di Cristo in Terra, Papa Benedetto XVI, in ciò, del resto, fallendo pienamente.
Che vi siano sacerdoti impreparati e indegni, nessuno lo può negare; che abusi orribili siano
stati commessi, e certamente anche in numero superiore a quanto registrato, è doveroso riconoscere.
Tuttavia, utilizzare mancanze gravissime, ma circostanziali, relative a una minoranza di chierici, per insudiciare tutta la classe sacerdotale è una ingiustizia. Usare questo come pretesto per tentare di demolire la Chiesa è diabolico.
Del resto, quanto più lo spirito libertario, relativista e neopagano della nostra epoca s’infiltra nella Chiesa, tanto più è da temere che accadano crimini di pedofilia.
Da qui ne deriva anche la necessità di introdurre nei seminari un sistema rigoroso di selezione, in modo da ammettere come candidato al sacerdozio solo chi non abbia la propensione a scendere a patti col mondo, ma voglia insegnare la pratica della dottrina cattolica in tutta la sua purezza e dare l’esempio.
L’attuale campagna pubblicitaria contro la Chiesa ci fa dimenticare una verità della quale la storia ci dà una inequivocabile testimonianza: è stata la Chiesa Cattolica che ha liberato il mondo dall’immoralità, ed è proprio perché sta rifiutando la Chiesa che il mondo affonda nuovamente nella melma dalla quale è stato riscattato.
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